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Comunicati Stampa

To Be Verona: quando “start up” fa rima con innovazione e genetica

Verona, Novembre 2016 - Verona è la città delle eccellenze: questo è quanto emerge dal II° Forum Internazionale To Be Verona, tenutosi il 28 e 29 ottobre, che ha evidenziato il ruolo di primo piano di Verona in termini di industria, finanza, infrastrutture e turismo, ha rivelato potenzialità inedite e competitive ancora inespresse e ha offerto spunti di riflessione su tematiche come il marketing della gentilezza, il crowdfunding e le nuove strategie di business 4.0.
Un percorso dinamico, quello sviluppato da To Be Verona, che ha messo in luce numerose realtà innovative nate nel territorio veronese tra cui Eugene e Diamante, start up legate al settore diagnostico e di consulenza genetica che sono state presentate durante il Forum in Gran Guardia del 28 ottobre dai loro portavoce e fondatori.

I servizi di genetica clinica sono sempre più ricercati, in ogni fascia di età, al fine di accertare patologie da accertata o sospetta causa genetica. Un mercato in rapido sviluppo, soprattutto all’estero, ma che in Italia trova solo servizi frammentati privi di un progetto ben definito. Eugene si propone come prima società italiana specializzata nel selezionare e commercializzare i migliori test genetici tra i quali quello per valutare la predisposizione genetica dei ragazzi per l’orientamento negli studi e nella sport, quello relativo alla salute e alla longevità con la segnalazione di patologie multifattoriali, quello indicato per i futuri genitori che intendono scoprire eventuali malattie ereditarie. Sergio Barbieri, founder di Eugene, ha lavorato come chirurgo generale e chirurgo vascolare in prestigiosi ospedali italiani ed esteri, ha diretto un programma di ricerca del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) e un progetto finanziato dall’ESA (Agenzia Spaziale Europea) per la realizzazione di un’ambulanza satellitare da lui inventata.

Un altro caso di successo selezionato da To Be Verona è Diamante, una start up legata al settore delle biotecnologie e supportata dall’Università di Verona. Founder e CSO di Diamante è Linda Avesani, ricercatrice presso il Dipartimento di Biotecnologie, specializzata nello studio delle biotecnologie vegetali per lo sviluppo di nuovi sistemi per la diagnosi e la terapia di malattie autoimmuni. Anche di fronte a patologie conosciute, esistono spesso diversi fattori per cui si verificano dei problemi nella diagnosi della malattia quali, ad esempio, l’esistenza di più marcatori e la similarità dei sintomi, per portano conseguentemente ad un prolungamento della tempistica di diagnosi definitiva. La tecnologia proposta da Diamante si basa sull’utilizzo di virus vegetali come marcatori offrendo così una precisione d’eccellenza, una rapidità di soluzione e una gestione maggiormente ecosostenibile per l’interno procedimento medico.

Due case history che testimoniano l’high-level presente a Verona, dimostrando la validità del progetto di marketing territoriale To Be Verona, che persevera nel suo impegno di promozione del territorio veronese, a partire proprio dalla stessa città, che va animata attraverso una specifica azione identitaria in termini di innovazione, business e crescita per la valorizzazione e lo sviluppo delle aziende.

 
 
 
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