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Comunicati Stampa

“L’intangible marketing ci insegna a vendere dimensioni non cose” Annamaria Milesi per To Be Verona

Verona, Ottobre 2015 - Un parterre d'eccellenza quello messo insieme dall’organizzazione di To Be Verona (progetto nato in Ass.Im. P. con la guida di Elisabetta de Strobel di Terzomillennium, dello Studio Poletto e Joint Project dell'Università di Verona) per il primo Forum Internazionale legato al progetto non solo turistico, ma soprattutto di business e di marketing territoriale. Un susseguirsi di interventi dal respiro internazionale che hanno catturato l’attenzione dei presenti affrontando i temi più accesi sulla brandizzazione della città.

Protagonista indiscussa delle conversazioni al Forum, Annamaria Milesi, tre le più grandi esponenti del marketing dei fattori immateriali in Italia, giornalista e collaboratrice de IlSole24ORE.
Specializzata in scrittura narrativa d’impresa, redige anche “narrazioni” di aziende, territori, istituzioni, prodotti, servizi e insegna il loro utilizzo come innovative leve di business. Autrice del libro “Intangibile marketing. Il peso dei fattori immateriali”. Ha ricoperto il ruolo di Operations and Communication Manager in MBE Italia (Mail Boxes Etc.), è stata direttore del Turismo Nazionale per Confcommercio a Roma e direttore generale a Milano di Expo Cts (Commercio-Servizi-Turismo).

“É importante parlare di fattori immateriali per Verona” afferma Annamaria Milesi “perché questa città è chiara, è leggibile nella sua fisicità, nel suo aspetto materico e invece è sicuramente candidata a comunicarsi e narrarsi attraverso l’identità immateriale intangibile che è più legata al mondo dell’emozione e della percezione e che è l’unico modo per aggiungere valore alle cose che già ha e che da sole non riescono ad andare in onda”.

Continua la nostra ospite “I fattori immateriali sono per Verona gli strumenti proprio di narrazione del futuro, basta citarne uno, la dematerializzazione. La capacità di spogliare Verona per un attimo di fisicità e riuscire proprio a comunicarla in una nuova identità immateriale, sensoriale, che arrivi dritto proprio al cuore e ai nervi delle persone”.

I fattori intangibili, letti nella loro valenza di attrazione e coinvolgimento, sono capaci di trasformare il momento della vendita in un’esperienza di forte intensità. Sono efficaci generatori di un inedito plusvalore, veri e propri acceleratori di business. Sottolinea ancora Annamaria Milesi “Siamo in un’epoca di humanistic management, quindi bisogna emozionare prima e informare e catturare dopo. Non si vende turismo, si vende il viaggio. Il viaggio emozionale fatto di itinerari tematici, fatto di tante cose che ti lasciano ricordi indelebili e sicuramente Verona deve pensare che il vero souvenir che un turista, che un visitatore deve portare via, è un souvenir immateriale. È una cartolina immateriale quella che Verona deve vendere, e si chiama ricordo”.

 
 
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