13 speaker, 15 speech, 60 volontari, 700 partecipanti: ecco cos’è stato TEDx Verona, evento che domenica 24 aprile ha portato nel Palazzo della Gran Guardia entusiasmo, passione, determinazione, creatività e innovazione.
Parole chiave queste, che i numerosi relatori hanno sempre integrato nei propri speech, dedicati ai temi più diversi.
Ad aprire la conferenza lo speleologo veronese Francesco Sauro, che dalle esplorazioni delle grotte dei Monti Lessini, è arrivato a vincere il Rolex Award for Enterprise per la scoperta di antichissime grotte nelle montagne del Venezuela.
Secondo intervento quello di Daniele Quercia, ricercatore nel campo della “urban informatics” e Miriam Redi, di Yahoo-Londra che da semplici fototessere sono in grado di desumere la storia e le inclinazioni delle persone.
Terzo speech quello di Massimo Tammaro, ex Comandante delle Frecce Tricolori, oggi consulente per la casa automobilistica Ferrari.
Subito dopo Marco Ceriani, fondatore di Italbugs, che ha illustrato gli alimenti del futuro: alghe, meduse ed insetti.
Dopo la pausa pranzo si è passati alla coinvolgente musica dei Joycut, con Pasquale Pezzillo il loro leader, che dall’utilizzo di prodotti riciclati come strumenti, ad una promozione alternativa sostenibile della propria musica, hanno raccontato del successo di un progetto musicale italiano totalmente indipendente.
Interessante speaker è stata Linda Avesani, ricercatrice presso il Dipartimento di Biotecnologie dell’Università di Verona che dal 2000 si occupa di studiare le piante per trarne molecole di interesse terapeutico.
Simon Lancaster, ghostwriter di Tony Blair prima e ora consulente per gli amministratori delegati di alcune delle più grosse aziende al mondo, ha svelato i topic di un discorso pubblico.
Tamara Lunger a piedi nudi e con umile semplicità, ha raccontato dell’ascesa invernale ad uno degli 8000.
Simona Atzori, che nata senza braccia, è diventata una famosa pittrice, ballerina e scrittrice di best seller.
Giovanni Andrea Prodi, Professore associato presso l’Università di Trento, che per primo, assieme all’unità di ricerca di Hannover e all’Università della Florida, ha ideato un algoritmo che ha confermato i dati sulla rivelazione delle onde gravitazionali teorizzate da Einstein.
Molto attesa la presenza di Domitilla Ferrari, esperta di marketing e strategia digitale, nonché scrittrice di “Due gradi e mezzo di separazione. Come il network facilita la circolazione delle idee (e fa girare l’economia)”.
Infine è intervenuto Mauro Bergamasco, che del rugby ha fatto la sua filosofia di vita e che oggi, dopo il ritiro dedica il suo tempo al “Campus Rugby Mauro Bergamasco”, un progetto che trasmette i valori del rugby e dello sport a giovani dai 10 ai 15 anni.
E c’eravamo noi, 700 spettatori affascinati da tutto, dalla meravigliosa scenografia sul palco, realizzata dalla Cooperativa veronese Reverse, dalla gigante mascotte RED, emblema di un futuro che sa guardare con consapevolezza e rispetto al proprio passato, dagli speaker di altissimo livello, dai volontari TEDx che si sono susseguiti sul palco presentando il loro fondamentale apporto alla realizzazione di quest’intensa esperienza, da tutto ciò che, in questa giornata ha saputo trasmettere entusiasmo e possibilità, perché “passione e buone idee ti cambiano la vita”.
Nella foto: RED, la mascotte di TEDx Verona
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