Nasce Yeah la startup che insegna a persone con disabilità, soprattutto visive, come sfruttare al meglio i servizi che la società offre.
“Ho voluto rendere un più quello che solitamente è un meno” afferma Fabio Lotti, giovane imprenditore che ha dato vita al progetto.
Yeah, partito a Verona nel 2013, si pone l’obiettivo di abbattere le barriere: da quelle digitali, attraverso servizi concreti per persone ipovedenti o cieche, quali assistenza nell’uso di smartphone, tablet e computer, a quelle relazionali, formando ed educando ai temi della disabilità ed invitando a creare una rete di relazioni, a quelle infine fisiche, lavorando specialmente nell’ambito del turismo accessibile migliorando l’accessibilità agli spazi pubblici e privati.
L’approccio di base di Yeah è il problem solving, qualità trasversale molto richiesta oggigiorno nel mondo del lavoro, che si è rivelata un’ottima risorsa per far fronte alle difficoltà della vita quotidiana di un disabile.
In un’ottica di gruppo, la startup riflette sui bisogni insoddisfatti cercando soluzioni concrete ed efficaci, che oltre a semplificare la vita delle persone, le invita a creare e coltivare una rete fitta di relazioni e collaborazioni.
Fabio Lotti fa un esempio: l’applicazione Whatsapp, usata da milioni di persone ogni giorno, può diventare uno strumento semplice ma funzionale nella vita di una persona cieca o ipovedente: “se non mi ricordo di che colore è la camicia che voglio indossare, posso fare una foto e mandarla a un amico che mi aiuti a risolvere il mio problema”.
Non secondario è, inoltre, l’apporto che Yeah può dare a tutti gli operatori pubblici e privati che si trovano a contatto con il mondo della disabilità (ristoranti, banche, assicurazioni, strutture sanitarie e per la terza età), aiutandoli a studiare soluzioni per adeguarsi alle necessità dei disabili.
Per meglio perseguire il proprio scopo, Yeah organizza anche corsi di formazione e consulenze, coinvolgendo l’intero territorio e le persone che lo abitano, in un progressivo e lungimirante processo di creazione di una società accogliente, senza limitazioni di alcun tipo.